Gli arabi e il cristianesimo
19 Febbraio 2011 Isole Eolie Cenni StoriciQuando gli arabi iniziarono la loro penetrazione in Sicilia, anche le Eolie furono oggetto di incursioni piratesche che raggiunsero il culmine nel 836, le isole vennero distrutte e depretate, la popolazione venne in gra parte uccisa o ridotta in schiavitu’, per oltre tre secoli non si ebbero piu notizie storiche provenienti dalle isole dell’arcipelago, bisognera’ aspettare la conquista normanna della Sicilia perche’ vi torni una vita civile ed organizzata.
Fu Ruggero, primo conte di sicilia, a voler ripopolare le isole, nel 1080 invio’ a Lipari dei monaci benedettini capitanati dall’abate Ambrogio che si stabili’sulla Rocca dove in seguito erige un monastero, a quel tempo sull’isola sopravvivevano in condizioni molto primitive soltanto piccoli gruppi di uomini che parlavano greco e romano.
Per incentivare l’arrivo sull’isola di nuovi coloni, l’abate, il 9 maggio del 1095 emise un documento di grande importanza storica: Il Costitutum, la piu’antica charta partita italiana, oggi conservata , nell’Arca capitolare della diocesi di Patti ( presso il museo di Lipari se ne puo’ ammirare una copia), con questo documento venivano sanciti i diritti di proprieta’ e di vendita delle genti che decidevano di vivere e coltivare terreni sull’isola, vi si stabiliva tra l’altro che anche gli stranieri dopo tre anni di lavoro agricolo sarebbero entrati in possesso della terra.
La lotta tra angioini ed aragonesi diede origine ad una grande istabilita’, nel corso dei secoli XIII e XV le isole appartennero ora alla corte di Napoli ora al Regno delle due Sicilie. Ariadeno Barbarossa nel suo viaggio di ritorno verso la Turchia, dopo aver saccheggiato numerose citta’costiere dell’Italia meridionale, Barbarossa si fermo’a Lipari e cinse d’assedio la Rocca, dove si era rifuggiata l’intera popolazione, venne trattata la resa a patto che venisse risparmiata la vita agli eoliani, ma una volta preso possesso del castello il Barbarossa ruppe l’accordo, distrusse la citta’, uccise e rese schiavi gli abitanti. Dopo la disfatta il castello in seguito fu ricostruito dagli spagnoli con fortificazioni possenti ( quelle che si possono osservare oggi).