Salina
Posta al centro dell’arcipelago Salina è la seconda isola per estensione, la più verde, la più elevata, vi si trova la cima più alta delle Eolie, il monte Fossa delle Felci la cui vetta raggiunge i 962; i greci la chiamavano Didyme, che significa gemella, per i suoi due grandi vulcani quasi gemelli ormai spenti: monte Fossa delle Felci e monte dei Porri, l’attuale nome deriva invece dalla salina all’interno del laghetto salato sulla punta di Lingua, dalle cui acque fino ai primi del ‘900 si estraeva il sale marino, utilizzato per la conservazione dei capperi
A Lingua, frazione del comune di Santa Marina, chiuso verso il mare da una sottile striscia di terra formata da detriti trasportati nel corso dei millenni dalle correnti marine, sorge il laghetto di Lingua che ha forma triangolare, è profondo pochi metri, al suo interno nella parte orientale sono stati rivenuti i resti oggi interrati di edifici del I e del II secolo d.C. ;la produzione industriale di sale nelle acque del lago risale addirittura al periodo ellenistico (sec.III. a.C.), nei pressi del laghetto nei locali ristrutturati di un caseggiato con antico frantoio della prima meta’ dell’800 è stato allestito il Museo Civico di Santa Marina Salina, sono state raccolte testimonianze degli ultimi cinque secoli di vita a Salina, una parte è dedicata alla storia vulcanologica delle Eolie; sono esposti i reperti del sito archeologico di Portella della media eta’del Bronzo.Da non perdere la vista al sito archeologico di Portella risalendo la scalinata si arriva in cima dove sono stati ritrovati i resti di dieci capanne seminterrate, facevano parte di un abitato costruito durante il periodo
della cultura del Milazzese (sec.XVI.a.C.), quando esigenze difensive costrinsero la popolazione a lasciare un insediamento precedente ubicato lungo la costa alcune centinaia di metri più a sud, nei pressi della sciara di Cianfi, gli scavi effettuati a Portella hanno rivelato che il villaggio venne abbandonato in seguito ad un attacco nemico o a una distruzione molto violenta, al’interno delle capanne sono state rivenuti numerosi suppellettili, come se la popolazione fosse stata costretta a fuggire senza poter portare via niente, molti reperti rivenuti a Portella sono esposti al Museo Civico di Lingua e al Museo Archeologico Eoliano di Lipari.
Chi sceglie Salina per le sue vacanze non può non visitare Pollara, un paesino frazione di Malfa che sorge dentro un cratere spento, in inverno abitato da pochissime anime, da molti indicato come uno dei posti più belli del mondo, il tramonto visto da Pollara è uno spettacolo indescrivibile, lo sprofondamento e l’erosione dell’antico edificio vulcanico hanno originato uno dei tratti di costa più belli di tutto l’arcipelago, un vasto anfiteatro di tufo che si affaccia su una splendida spiaggia di sabbia nera, di fronte emerge il grande scoglio Faraglione e a destra si protende verso il mare lo straordinario arco naturale di pietra di punta del Perciato, poco prima si riconoscono antiche grotte utilizzate dai pescatori come ricoveri per le barche,il pianoro della caldera del vulcano è oggi intensamente coltivato a capperi, è in questo piccolo paesino che Massimo Troisi girò il suo ultimo film “Il Postino”.

















