Il nuovo pontile realizzato a Milazo dedicato ai collegamenti veloci con le isole Eolie è inattesa di collaudo

3 Febbraio 2012 Salina News - Eolie News

ha detto di aver sollecitato il collaudo del nuovo approdo di mezzi veloci, al fine di verificare la funzionalità dello stesso, effettuando le dovute prove che ogni operazione di attracco avvenga nel massimo rispetto delle norme sulla sicurezza della navigazione. Deve essere questo il principio basilare del movimento nautico all’interno di un porto che sappiamo tutti è quello che è. Per questo ritengo che entro Pasqua il nuovo pontile debba essere operativo per consentirci di operare le opportune verifiche prima della stagione estiva quando il traffico sarà aumentato». Le preoccupazioni – secondo anche il parere di alcuni comandanti di aliscafi – riguarderebbero proprio le manovre d’accesso e d’uscita degli aliscafi vista anche la presenza attigua delle banchine del porticciolo turistico che nei mesi estivi sono affollate di natanti.ù «Non azzardiamo ipotesi e aspettiamo il collaudo – osserva il comandante del porto. Ho motivo di ritenere che se è stata previsto in quella zona, preventivamente siano stati effettuati i dovuti studi». Va detto però che l’Autorità portuale per il momento non pensa ad una diversa destinazione d’uso dell’attuale attracco sulla banchina XX Luglio. Anzi proprio qualche giorno addietro ha scritto alla Capitaneria di porto per conoscere il parere del comandante su un intervento di sostituzione delle attuali pensiline, o meglio di quel che resta. Il comandante Coke ha riferito di aver dato parere favorevole anche per dare «decoro in una banchina che – bisogna prenderne atto – è operativa». Di diverso avviso il sindaco Pino che invece rispondendo alla stessa lettera dell’Autority messinese ha scritto che occorre procedere «alla rimozione delle pensiline che si trovano sulla banchina XX Luglio in quanto il completamento del nuovo pontile degli aliscafi sulla banchina Rizzo e l’imminente collaudo, dovranno determinare il trasferimento del servizio dei mezzi veloci in quella sede. Non ci sono motivi – spiega il sindaco di Milazzo – che possano giustificare tale intervento. L’Autorità portuale concentri i suoi sforzi sulle opere ancora incomplete nel porto di Milazzo e su questo nuovo pontile sul molo Rizzo che a questo punto deve diventare operativo. Durante la mia prima legislatura avevo espresso perplessità su tale pianificazione (pontile e stazione marittima in quella zona), ma negli anni si è voluto a tutti i costi realizzare la stazione marittima, installando quell’ingombro sino ad ora inutile che oltre a penalizzare il water front, crea problemi alla viabilità interna del porto in quanto ha comportato il sacrificio di una corsia che sarebbe dovuta essere messa a disposizione di auto e camion. Le conseguenze di queste scelte discutibili le paga la città di Milazzo che si ritrova con i camion carichi di carburante che attraversano il centro cittadino, la via dei Mille intasata nel periodo estivo, tutta la viabilità della cortina portuale in tilt. Tutto questo per l’insistenza a non voler spostare quella stazione marittima, peraltro struttura amovibile, sulla banchina Eolie. Adesso che c’è stato questo notevole esborso di denaro pubblico per la realizzazione sia dell’approdo, sia del Termina si espletino tutti gli adempimenti al fine di rendere operativo prima possibile il nuovo approdo e il servizio di accoglienza, nel rispetto dei principi di tutela del decoro e della immagine della città di Milazzo. E anzi – aggiungo – si disponga anche il trasferimento delle biglietterie situate nella via dei Mille all’interno del Terminal, al fine di porre fine ai continui disagi che si registrano in quella arteria specie nel periodo estivo per il consistente incremento di traffico veicolare». Insomma quello di Milazzo sembra essere sempre più il porto dei paradossi. Un porto ad uso promiscuo, dove l’attività commerciale si mescola con quel poco di attività turistica, dove la gestione degli ormeggi non è stata mai regolamentata a dovere, dove i vari armatori negli anni hanno avuto ampi margini di manovra (in tutti i sensi). Un porto dalle grandi potenzialità – e i volumi d’affari registrati dall’Autority ne sono la dimostrazione – ma che nel concreto è sempre più Messina-dipendente.