La necropoli di localita’ Mastrognoli

11 Febbraio 2012 Isole Eolie Cenni Storici

La necropoli di localita’ Mastrgnoli è ubicata tra la ricca vegetazione delle pendici orientali del Monte Fossa delle Felci, lungo uno degli antichi sentieri che si inoltra nei fianchi della montagna e che rappresenta uno dei percorsi naturalistici piu’ belli dell’isola di Salina.

L’area archeologica si estende al di sopra di un banco di tufo colorato grigio chiaro. L’indagine archeologica ha portato alla luce 16 tombe, del tipo a fossa rettangolare, scavate nel tufo tenero con diverso orientamento, seguendo il pendio naturale della roccia.

Le fosse avevano di media una dimensione di cm 60 di larghezza, cm 30 di altezza e cm 200 di lunghezza; potevano essere chiuse da lastre di pietra o terracotta, come documentano alcune sepolture, poste al centro del pianoro ( es. tomba 8) che presentano i bordi sagomati per l’appoggio della copertura. Una delle tombe meglio conservate è la tomba 3, posta all’estremita’ est dello scavo, ha restituito resti dello scheletro. Molte fosse presentano sulla parete interna una patina grigiastra o beige, molto probabilmente di natura organica.

Una parte delle sepolture risulta danneggiata sia dalla naturale erosione del banco tufaceo sia dai tagli operati sulla roccia a causa dei successivi rimaneggiamenti dell’area, verosimilmente per scopi agricoli. Molte fosse, infatti, sono state intaccate dallo scavo di numerose canalette, buche, pozzetti, e da piccole vasche, lavori destinati alla raccolta dell’acqua piovana che dalla superficie del banco veniva cosi convogliata verso una grande cisterna circolare, scavata sul lato orientale.

Nell’area delle tombe soprattutto all’interno della cisterna, sono stati rivenuti frammenti di anfore e vasellame da mensa e da cucina databili ad un ampio arco cronologico che va dall’eta’ greco-ellenistica, IV-III secolo a.C. al periodo tardo romano, V secolo d.C., segno della lunga frequentazione del sito e del diverso utilizzo gia’ nei tempi antichi del banco tufaceo.

Data la mancanza di corredi tombali in situ è difficile fornire una datazione precisa della necropoli di Mastrognoli ma la presenza dei materiali piu’ antichi attribuibili al IV-III secolo a.C. non escluderebbe l’attribuzione delle sepolture gia’ all’eta’ greco-ellenistica.

Successivamente in eta’ romana e tardoromana, l’area della necropoli venne riutilizzata ed adattata per la raccolta delle acqua piovane che convogliate attraverso canalette, sfruttando la naturale pendenza della roccia, confluivano attraverso le stesse originali fosse tombali, nella cisterna e rifornivano le coltivazioni dei campi.