Malfa:il Comune blocca a Pollara la realizzazioine del resort della discordia

31 Agosto 2011 Cronaca Salina

Ispettorato Ripartimentale Messina n. 5710 del 16 maggio 2011), il Comune di Malfa ha riscontrato una diversa conformazione degli immobili (si tratta in buona parte di terreni destinati alla coltivazione dei capperi) da assoggettare a “ristrutturazione” rispetto a quanto rappresentato nell’istanza, la non destinazione a “diretta fruizione del mare” (unico utilizzo consentito), nonché un “rischio franoso molto elevato” nell’area interessata dal progetto di sentiero naturalistico. Inoltre, non è pervenuto il nullaosta da parte dell’Ufficio veterinario dell’Azienda USL di Lipari, necessario per la proposta “fattoria didattica”.   La società Sosipolis s.r.l. aveva presentato, infatti, al Comune di Malfa (ME), di cui Pollara è piccola e raccolta frazione, un progetto comprendente la realizzazione di una residenza turistico-alberghiera (4 stelle, 16 posti letto), diffusa in ambito rurale, una “fattoria didattica” con ricovero animali, fienile, concimaia, cisterna, una sala didattica multimediale, giardino botanico, risistemazione sentieri, ecc.  L’intervento turistico-edilizio sembra , almeno per ora, scongiurato.   Numerosi residenti e persone amanti del luogo – fra cui i registi Paolo e Vittorio Taviani, il deputato europeo Claudio Fava, i giornalisti Gian Antonio Stella e Claudio Sabelli Fioretti, l’attrice Anna Maria Kanakis – hanno fatto sentire forte la loro voce contro il rischio di degrado.   L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus aveva, quindi, inoltrato (22 luglio 2011) una specifica richiesta di informazioni a carattere ambientale e adozione degli opportuni interventi indirizzata alle amministrazioni pubbliche e alla magistratura competenti.  Interessati la Commissione europea, il Ministero per i beni e le attività culturali, il Presidente della Regione autonoma Siciliana, il Servizio regionale piano paesaggistico, l’Assessorato regionale del turismo, la Soprintendenza per i beni ambientali di Messina, il Comune di Malfa, il Settore aree naturali protette della Provincia di Messina, il Corpo forestale della Regione Siciliana, i Carabinieri del N.O.E. e, per gli aspetti di competenza, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto.   L’area in argomento, di eccezionale rilevante interesse paesaggistico e culturale, sostanzialmente integra, sul mare e ricoperta in buona parte da macchia mediterranea evoluta, è tutelata con specifico vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).   Nel Piano Territoriale Paesistico delle Isole Eolie (decreto assessoriale n. 5180 del 23 febbraio 2001), è classificata in parte “zona TO3” (attività compatibili solo per recupero delle tradizionali attività marinare, sentieristica storica, recupero dei soli fabbricati esistenti), in parte “zona MA1” (mantenimento del paesaggio agrario in zone di tutela vulcanologia e ambiti antropizzati) .    L ’intera Isola di Salina rientra nella Z.P.S. “Arcipelago delle Eolie” e i S.I.C. “Isola dei Porri” e “Isola di Salina – Monte Fossa delle Felci e dei Porri” , ai sensi della direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna, la flora.   L’area interessata rientra, inoltre, nella riserva naturale regionale orientata “Le montagne delle felci e dei porri (Salina)” (legge regionale n. 98/1981, decreto assessoriale 14 marzo 1987, n. 87).  Le Isole Eolie rientrano nel patrimonio mondiale dell’umanità designato dall’U.N.E.S.C.O. dal 2000. 

Il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, insieme a tanti residenti e appassionati di un luogo unico, esprime soddisfazione per la lungimirante decisione del Comune di Malfa, tesa a preservare caratteristiche naturalistiche e ambientali, nonchè un contesto culturale di straordinaria importanza.  

Stefano Deliperi del Gruppo d’Intervento Giuridico onlus