Santa Marina Salina: il sindaco è categorico sulla ripresa del servizio di riabilitazione del centro di Canneto

5 Marzo 2015 Notizie Salina

 

Il diritto alla salute, come troppo spesso abbiamo ribadito anche nel recente passato, è sacrosanto e non può essere negato in nome della spending review che paradossalmente, specialmente in Sicilia, sembra colpire soprattutto le fasce più deboli della popolazione. Alle Eolie, penalizzate di per se dall’insularità, mantenere quel poco che si ha in termini di servizi essenziali vuol sempre dire innescare lotte senza quartiere contro questa o quella Amministrazione.

Il che è poco edificante, soprattutto quando i tagli, in apparenza ciechi, arrivano a colpire strutture già presenti, che funzionano bene e che offrono alle nostre famiglie un supporto irrinunciabile nella cura dei congiunti affetti da malattie e disabilità.

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Leggere le suppliche dei genitori/cittadini – continua il Sindaco Lo Schiavo – è umiliante e deve far riflettere: la soluzione al problema certamente esiste.

Basterebbe che gli organi competenti, in questo caso soprattutto l’Asp Messina, prendessero atto della necessità di operare i necessari tagli altrove, restituendo così alle famiglie eoliane interessate ed all’intera comunità dell’arcipelago la dignità, la serenità di poter contare sul sacrosanto diritto alla salute e la consapevolezza di non essere sempre considerati e trattati nei fatti come dei cittadini di serie b. Sposo pertanto – conclude il Sindaco di Santa Marina Salina Massimo Lo Schiavo – l’idea di convocare una conferenza di servizi, presieduta da Sua Eccellenza il Prefetto, che permetta a tutte le parti in causa di confrontarsi serenamente intorno ad un tavolo per affrontare e risolvere una volta per tutte non solo il problema specifico ma anche quello certamente più complesso di come rendere sempre più efficiente il sistema sanitario alle Isole Eolie che, attualmente, si regge troppo spesso esclusivamente sulla professionalità e sull’impegno degli operatori sanitari presenti sul territorio.

Il mio Comune, se si rendesse necessario, è disposto a farsi soggetto attivo dell’iniziativa ed a fornire i necessari spazi di confronto”.