Salina: seguendo le rotte e le strade del vino

29 Settembre 2011 Salina News - Eolie News

Dopo lo sbarco basta inerpicarsi verso la collina, dove è facile notare, sotto le caratteristiche costruzioni chiuse per tre lati “pinnate”, i graticci di canne (cannizzi) dove le uve, vendemmiate a mano, sono adagiate per essere colorate dal sole che le asciuga, leggermente e, nello stesso tempo, accentua quel colore giallo dorato tipico della Malvasia. L’esposizione al sole dura circa 10 giorni: al sorgere del sole il cannizzo con l’uva si espone all’aria aperta, per poi ritirarlo sotto le pinnate, nel tardo pomeriggio. Oggi il cannizzo si può vedere nelle piccole imprese, mentre le aziende di un certo livello devono dotarsi di altri sistemi più pratici, costituiti da graticci artigianali composti da rete metallica e legno, ma questo non toglie, anzi, migliora l’originalità del prodotto. Tanto lavoro, ma anche tante soddisfazioni, perché la Malvasia delle Lipari è una prelibatezza dell’enogastronomia italica, che ha saputo conquistare prima il mercato nazionale con la Denominazione d’Origine Controllata (DOC) e, poi, il mercato internazionale. La qualità e la bontà del nettare eoliano, oltre ad essere apprezzata in Italia, è molto conosciuta anche all’estero, Australia Canada ed America. Alcuni imprenditori locali hanno creduto nella bontà del prodotto e stanno investendo nella viticoltura, ottenendo lusinghieri risultati. L’ampliamento del mercato estero, grazie al web, ha dato una maggiore spinta al settore vitivinicolo che ha concentrato gli sforzi nella qualità, avendo cura, sempre, di conservare i metodi di lavorazione tradizionali. Nella nostra ricerca della Malvasia, seguendo “Le Strade e le Rotte del Vino di Sicilia”, ci siamo fermati presso una grossa azienda sita lungo la via Nazionale del comune di Malfa, qui abbiamo partecipato ad una degustazione di prodotti aziendali dalla Malvasia delle Lipari, ai Vini Salina Rosso e Salina Bianco, per poi finire ai Capperi al Sale. Il titolare dell’azienda è uno di quegli imprenditori che ha creduto ed ha saputo investire nella viticoltura: oggi la sua azienda si estende per oltre 12 ettari e, dal 1992, opera in contrada Gramignazzi a Malfa. I vigneti sono coltivati col metodo dell’agricoltura biologica ed hanno età compresa tra gli otto e i tredici anni. Essi sono costituiti da due varietà autoctone delle Eolie: Malvasia di Lipari e Corinto Nero. Le altre varietà sono autoctone siciliane quali, tra le uve a bacca rossa, Nero D’Avola e Nerello Cappuccio e ad uva bacca bianca, Insolia e Catarratto, dove la coltivazione è a spalliera. Tutte le attività relative alla vinificazione delle uve, alla maturazione e all’imbottigliamento dei vini sono, particolarmente, curate e avvengono a temperatura controllata. La cantina è dotata di impianti a tecnologia avanzata. All’indirizzo principale vitivinicolo è da ricordare anche quello capperi colo e dalla pianta del cappero si utilizzano i bottoni floreali che, raccolti e selezionati con cura, sono lavorati al sale e passati alla conservazione secondo le antiche tradizioni isolane. Il turismo vitivinicolo è un mercato dalle ampie possibilità che vale oltre 15 milioni di utenti e 2.500 milioni di euro. Almeno il dieci percento va alla Sicilia e Salina, perla verde delle Eolie con la sua Malvasia e i capperi, è una valida meta turistica.

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