La messa in sicurezza del porto di Filicudi sprofonda in mare

12 Agosto 2011 Salina News - Eolie News

Già, la messa in sicurezza; il mezzo disastro di ieri con i cassoni risucchiati dal mare e adesso a 35 metri di profondità, era stato annunciato per iscritto da tempo. I comandanti dei mezzi di linea, un paio di anni fà, avevano indicato minuziosamente al Genio civile opere marittime di Palermo come dovevano essere eseguite le opere. Ma il progetto, come, tra l’altro, denunciato in un esposto inviato di recente da residenti, commercianti e turisti, alla Corte dei Conti è stato stravolto prevedendo opere , come sostengono esperti del luogo, praticamente inutili. L’area portuale dopo l’amara scoperta di ieri mattina è stata chiusa compreso l’attracco in radice che consentiva al traghetto della Ngi, l’unico tra aliscafi e navi, di fare operazione nello scalo principale. Ciò, in attesa di nuove disposizioni che verranno fuori da un confronto tra direttore dei lavori, rup e la ditta esecutrice dei lavori, la “Campione industries” di Agrigento. Frattanto la stagione prosegue con i soliti disagi di residenti e turisti costretti a staccare i biglietti per l’imbarco sui mezzi di linea a 8 km dal porto di partenza, quello alternativo di Pecorini, percorrendo una provinciale che resta da brivido nonostante gli interventi fatti eseguire dalla Provincia per la messa in sicurezza delle soprastanti pareti rocciose più a rischio. Quanto provocato dal mare nel porto principale dell’isola dovrebbe far riflettere ulteriormente i tecnici del Genio civile sulle opere di messa in sicurezza previste per il porto di Sottomonastero a Lipari e di cui al momento si sono perse le tracce. In questo caso si dovrebbe realizzare un molo in mezzo al porto. Va ricordato che l’anno scorso, sulla questione, è stata rigettata per intero la proposta di due geometri locali, nonché presidenti delle commissioni consiliari lavori pubblici e portualità, Gianfranco Guarino e Adolfo Sabatini , sostenuta dagli esperti del luogo. Prevedeva l’affiancamento di quel “pennello” al pontile degli aliscafi per evitare problemi con i resti del porto romano sommerso, per consentire la manovrabilità in sicurezza di aliscafi e navi e soprattutto per evitare problemi nella sottostante via ten. Mariano Amendola. Si vedrà.