“Fughe ed Approdi” le Eolie ancora protagoniste al cinema

2 Aprile 2011 eolie e cinema

attraverso le Isole Eolie su una tartana guidata da un ex pescatore originario di Lipari: Francesco D’Ambra, detto “Figliodoro”. Lo stesso traghettatore che accompagnava una madre e i suoi figli in esilio verso Malta nel film del 1984 Kaos di Paolo e Vittorio Taviani, dove all’età di tredici anni recitò anche Giovanna.Dalle cave di pomice al castello dei forzati dell’Ottocento e degli antifascisti, dalle eruzioni vulcaniche all’attacco della filossera sulle vigne degli isolani Giovanna Taviani ci conduce in un viaggio tra realtà e finzione senza dimenticare le storie che, prima di noi, i grandi maestri del cinema hanno raccontato: Roberto Rossellini (Stromboli. Terra di Dio), Michelangelo Antonioni (L’Avventura), i fratelli Taviani (Kaos), Dieterle (Vulcano), fino a Troisi (Il postino) e Nanni Moretti (Caro Diario). Un documentario sulla scia della memoria e lungo le tracce del vissuto e dell’immaginario della regista. “Fughe e approdi è certamente una storia della mia memoria personale che s’innesta sulla memoria collettiva e cinematografica delle Eolie”, spiega Giovanna Taviani che spesso è andata in vacanza alle Isole Eolie insieme al padre Vittorio: “E’ un film pieno di colori, che manifestano il carattere epico, violento, lirico e dolce della natura. Dico questo anche se oggi la mia posizione è piuttosto imbarazzante, poiché Giovanna è mia figlia, ma è anche una collega!”.E Renzo, il figlio di Rossellini, conclude: “E’ un’opera cinematografica che racconta attraverso le immagini la diversa natura delle sette isole Eolie, luoghi di storia, mistero e magia. Un film moderno come lo è stato Stromboli. Terra di Dio che andava contro i pregiudizi verso le donne e gli stranieri”.